Mi trovate su Cartaresistente per l’iniziativa libri in vacanza. Se poi guardate qualche post più sotto, c’è anche quello della mia dulze metà, dedicato a John Fante. Nella foto ci sono pure io e giuro che sono sopravvissuta al precipizio.
Archivio mensile:agosto 2013
Mi trovate su Cartaresistente per l’iniziativa libri in vacanza. Se poi guardate qualche post più sotto, c’è anche quello della mia dulze metà, dedicato a John Fante. Nella foto ci sono pure io e giuro che sono sopravvissuta al precipizio.
Capita spesso che gli avvenimenti della mia vita e del mondo che mi circonda mi rimandino a libri letti, o solo incrociati, a film visti e magari fino a quel momento dimenticati. Per il modo in cui l’arte spesso anticipa l’attualità, o comunque riesce a raccontarla, spiegarla e spogliarla in maniera più immediata e vivida […]
Il mio modo di leggere, ultimamente, è piuttosto anarchico. (O forse lo è sempre stato?) Qualsiasi parvenza di regolatezza nei confronti dei volumi che mi passano tra le mani è del tutto sbiadita. Forse è andata in vacanza. Sono una selvaggia ribelle della lettura! E la tendenza allo sfarfallamento sembra liberarsi del tutto nei confronti […]
Il prete dai capelli d’acciaio annuì diverse volte. Sbuffò una nuvola di fumo e aprì la grossa busta. 《Vorrei la vostra opinione su questo.》 Tirò fuori un fascio di pagine suddivise nelle tavole di un fumetto dalle tinte vivaci. Le avevo colorate io stesso. Ebbi la calda, vertiginosa sensazione di trovarmi in guai seri, come […]
Scoprire: di essere citata in un articolo di Repubblica. Regalare: un libro davvero speciale. Andare a dormire: con la pelle e il cuore ancora caldi del sole.
Oltre gli scuri picchi dell’Elburz c’è Teheran, città di donne velate, sovrani caduti e ayatollah, mercanti e bazar. Nei giardini ricoperti di ghiaccio, i bambini giocano fino a tardi a nascondino tra i ciliegi imbiancati di gelo e succhiano i freddi semi del melograno selvatico, simili a gemme. [da Il cielo color melograno, di Louise […]
Essere turista solitaria a Venezia permette di perdersi tra le calli senza l’impegno di una vera e propria meta, senza la distrazione di una chiacchiera. Soste per un caffè e uno spuntino sono per leggere, osservare, pensare, scrivere. (E ripararsi dalla pioggia). Prendere fiato dall’umidità appiccicosa e dagli olezzi di una Venezia in pieno agosto. […]
Son tornata, con libri ancora da finire, un repertorio di barzellette macabre sui bosniaci e, dice il mio moroso, ora so bere birra come un vero veneto. Attenti a voi! 😉