Una rapida (e consolatoria) incursione al mercatino di libri usati del martedì, oggi, e sono tornata a casa con Divisione cancro di Solgenitsin. Una delle mie prossime letture.
Lo sfoglio, e dalle pagine scivola un cartoncino ruvido, rettangolare, grafia obliqua e ordinata. Biglietto tra amiche che vivono a distanza, Luisa e Giovanna. Datato 20 maggio ’74. (“Non eri nemmeno pensata, allora,” mi direbbe mio padre)
Si parla di gomitoli, tovaglioli con il bordo all’uncinetto, stoffe, cucito; saluti ai figli e accenni a piacevoli ricordi di momenti insieme; riferimenti a un regalino nella busta, dei francobolli.
Un po’ di tenerezza, molta sorpresa. E quel strano pudore che ti coglie mentre spii nella vita degli altri, anche se dopo così tanto tempo e senza malizia.
Sempre emozionanti questi ritrovamenti.
Decisamente 🙂
Good Lord, quanta gente per bene, no?
Molto carini, sì 🙂
Bello… un libro usato sembra che ti guardi da dentro i suoi misteri, con le sue macchie, le sottolineature, le orecchie alle pagine… quando ti regala quelle sorprese, poi… PS di quel libro ho voluto bene a Zòja, chissà se piacerà anche a te…
Ogni volta che ne acquisto e li porto a casa mi sembra di adottarli 🙂
Il libro mi sta piacendo tantissimo, sai? Molto particolare e significativo