Origliare in libreria

In libreria:

Cliente: “Poi vorrei quel libro. Sa… Il male banale, credo si chiami.”
(sottoscritta, che sta leggendo a sbafo un libro in piedi sperando di aver acquisito il potere dell’invisibilità e che nessuno se ne accorga, sputacchia in giro. Avranno mica scopiazzato quel capolavoro di…-)
Libraia: “Ma è sicuro? Non mi risulta come titolo.”
Cliente: “Mmm, forse era…Uhm, su un processo.”
(han scopiazzato pure la tematica? O_o)
Libraia: “Un giallo?”
Cliente: “No, no, non proprio… ah! Ecco! Può essere La banalità del male? Ma non ricordo l’autore.”

(ah, ecco. Sollievo)
Libraia: “Ora vediamo se il titolo è giusto, intanto.”
(la sottoscritta sta per sentirsi male.)
Libraia: “Sì, è giusto.” (chi l’avrebbe mai detto…) “E’ di, mmm, Ard- Arren. Arr- Arrè. Anna Arren, sì.”
(la sottoscritta si sta autodefibrillando)

14 pensieri su “Origliare in libreria

  1. Come sei caritatevole ! 🙂 Da noi la libraia non l’avrebbe mai trovato ! Semplicemente perché il libro è intitolato Eichmann a Gerusalemme !

    Alex

  2. Passi la cliente.
    Ma la commessa di libreria? Non è licenziabile in tronco??? A me è capitato che la commessa non sapesse chi era Canetti. Sigh. Anche io ho le mie ignoranze letterarie. Ma faccio l’impiegata commerciale. Sono licenziabile se sbaglio le condizioni di un contratto o se non so cos’è una lettera di credito.

Dimmene quattro! (o quante ne vuoi)