In libreria:
Cliente: “Poi vorrei quel libro. Sa… Il male banale, credo si chiami.”
(sottoscritta, che sta leggendo a sbafo un libro in piedi sperando di aver acquisito il potere dell’invisibilità e che nessuno se ne accorga, sputacchia in giro. Avranno mica scopiazzato quel capolavoro di…-)
Libraia: “Ma è sicuro? Non mi risulta come titolo.”
Cliente: “Mmm, forse era…Uhm, su un processo.”
(han scopiazzato pure la tematica? O_o)
Libraia: “Un giallo?”
Cliente: “No, no, non proprio… ah! Ecco! Può essere La banalità del male? Ma non ricordo l’autore.”
(ah, ecco. Sollievo)
Libraia: “Ora vediamo se il titolo è giusto, intanto.”
(la sottoscritta sta per sentirsi male.)
Libraia: “Sì, è giusto.” (chi l’avrebbe mai detto…) “E’ di, mmm, Ard- Arren. Arr- Arrè. Anna Arren, sì.”
(la sottoscritta si sta autodefibrillando)
Però alla fine ci sono riusciti…
per fortuna 🙂
Ero pronta a soccorrerli. Pure a costo di uscire dalla mia invisibilità!
😀 ahahah dovevi!
Merito del cliente e del database feltrinelli 😛
Come sei caritatevole ! 🙂 Da noi la libraia non l’avrebbe mai trovato ! Semplicemente perché il libro è intitolato Eichmann a Gerusalemme !
Alex
Si sono tenuti solo il sottotitolo! La banalità del male è un titolo davvero indimenticabile 😀
E la Crescenza di Parma?!? 🙂
Lì sarei morta XD
Bisognerebbe scrivere un libro su tutte le gaffe sui libri, commesse dagli stessi librai a volte!
Su quelle dei clienti c’è un blog che gestisce un librario, comicissimo! Te lo linko nel caso non lo conoscessi apprendistalibraio.blogspot.it 😀
Su quelle dei librari bisognerebbe attrezzarsi, anche se sarebbe piuttosto deprimente XD
Non lo conoscevo, grazie 🙂
Passi la cliente.
Ma la commessa di libreria? Non è licenziabile in tronco??? A me è capitato che la commessa non sapesse chi era Canetti. Sigh. Anche io ho le mie ignoranze letterarie. Ma faccio l’impiegata commerciale. Sono licenziabile se sbaglio le condizioni di un contratto o se non so cos’è una lettera di credito.
C’hai ragionissima!!!
Non sono tutti così, ma in alcuni casi sono meri scaffalatori e cassieri. Peccato